Ci sono tantissimi video sul WEB che parlano di me. Moltissimi prima del 2019 e pochi dopo il 2019.
Quelli pubblicati dopo l'ottobre 2019 sono sostanzialmente "contro" e cercano in tutti i modi di propagare notizie false che si basano su chi mi ha attaccato per fermare la mia innovazione industriale. Un insieme di bugie ben orchestrate. Una trappola costruita perfettamente.
Chiunque può farsi una propria opinione su quello che è raccontato o descritto nei video prima del luglio 2019 e quello che mi è stato fatto dopo.
2011
2012
2018
2019
Questo video (12 min.) è stato registrato il 28 luglio 2019 nella sede di BIO-ON PLANTS a Castel San Pietro, Bologna.
È un video inedito, parte di una serie di documenti realizzati per spiegare agli investitori e all'opinione pubblica che la società non è un "castello di carte" come sostenuto dagli speculatori, ma un'azienda di grande valore, dotata di bilanci trasperenti e veritieri con dati riscontrabili e certificati.
Il video non fu pubblicato perchè si decise di dare spazio alle istituzioni e alle indagini, certi che potessero essere individuate facilmente le responsabilità del fondo d'investimento, del consulente finanziario in conflitto di interesse e dell'azienda italiana concorrente.
Così non è stato e gli inquirenti hanno preso di mira devastandola la società seguendo le accuse del "fondo" speculativo per poi arrivare dopo 3 anni di indagini a sostenere le accuse basandosi nei fatti sull'interpretazione di un principio contabile internazionale e quindi confermando indirettamente l'esistenza e la consistenza di tutto ciò che era stato contestato con così tanto clamore.
L'azienda è stata fatta fallire, i soci non hanno potuto intervenire per salvarla, la maggior parte delle contestazioni del luglio 2019 si sono già dimostrate infondate.
Il 13 Giugno 2024 è stato pubblicato questo video da CREATORIDIFUTURO.it che ha fatto una inchiesta giornalistica su BIO-ON. Il giorno dopo la presentazione pubblica della video inchiesta è stato diramato il seguente comunicato stampa:
"PRESENTATO IN ANTEPRIMA NAZIONALE A MILANO "BIO-ON: UNFAIR GAME", LA VIDEO-INCHIESTA GIORNALISTICA SULLA STORIA DELLA STARTUP ITALIANA CHE PRODUCEVA PLASTICA 100% BIODEGRADABILE, "UNICORNO" HIGH-TECH DISTRUTTO DALLE FAKE-NEWS. LA PROIEZIONE PREVISTA IN REGIONE LOMBARDIA ERA STATA BLOCCATA E RIMANDATA A CAUSA DI MINACCE LEGALI ORA, INVIATE DIFFIDE INTERRUTTIVE DELLA PRESCRIZIONE A CONSOB E BORSA ITALIANA".
Lo scienziato di fama internazionale Prof. Paolo Galli presente all'evento afferma: "Quelli di BioOn erano polimeri biodegradabili al 100%, in grado di risolvere il problema dell'inquinamento da bioplastiche nel mondo".Un'ascesa bloccata nel 2019 a causa di un attacco orchestrato da un piccolo fondo d'investimento off-shore delle Isole Cayman, che ha speculato sul crollo in borsa del titolo, innescandolo tramite la diffusione in rete di un video denso di fake-news.Ora, questa nuova inchiesta fa luce sui retroscena della vicenda, mentre gli Avvocati hanno inviato a Consob e Borsa Italiana diffide interruttive delle prescrizioni, preludio di una possibile class-action. "Bio-On Unfair Game", che racconta ascesa e crollo della start-up che produceva plastica biodegradabile al 100% senza impatto ambientale, arrivata a valere quasi 1,5 miliardi in Borsa e distrutta da attacchi speculativi di un piccolo fondo off-shore delle Cayman Island, che diffuse un video denso di fake-news sull'azienda italiana, scatenando il panico in borsa. Gabriele Grego, front-man del fondo off-shore Quintessential Capital Management (QCM) – e cioè proprio chi diffuse il video in discussione, che causò la distruzione dell'azienda green – ha interferito nel programma della proiezione, tentando – senza successo - di bloccarla e di limitare la libertà di stampa e di cronaca. Al talk dopo la proiezione era presente Paolo Galli, scienziato di fama internazionale e collaboratore del Premio Nobel Giulio Natta, che ha confermato la felice intuizione alla base dei brevetti di BioOn, dichiarando: "Si tratta di polimeri interamente biodegradabili nell'ambiente, di enorme valore industriale, azzerare il progetto e chiudere quell'azienda è stato un gravissimo errore". Mentre Alessandro Narducci, rappresentante di un gruppo di investitori, ha raccontato le vicissitudini di chi in BioOn aveva investito e che ancora oggi crede nel progetto, l'Avvocato Stefano Commodo (Studio Ambrosio & Commodo, esperti di fama nazionale in class-action e azioni di risarcimento collettivo) è intervenuto comunicando di aver inviato ieri proprio a nome di alcuni investitori una notifica di interruzione di prescrizione a Consob e Borsa Italiana, in relazione all'ipotesi di mancata o carente vigilanza sulla vicenda BioOn, e ha confermato che sono in corso di valutazione delle azioni di risarcimento collettivo a favore dei risparmiatori danneggiati dalle strategie spregiudicate di QCM. Al dibattito è intervenuto anche il Prof. Luca Poma, uno dei massimi esperti italiani in gestione della reputazione e crisis management, che ha illustrato al pubblico i meccanismi di costruzione di campagne di "black-PR" quale pare essere quella progettata e realizzata dal fondo Quintessential, sottolineando come il video che scatenò in panico in borsa risponda a precisi requisiti tipici delle strategie di "propaganda nera" finalizzate a distruggere la reputazione delle aziende, che è il primo e più importante asset immateriale di ogni organizzazione, rappresentando fino a circa il 50% del valore delle imprese stesse. Marco Rivoira, imprenditore di spicco nel settore dell'agro-alimentare in Italia, ha invece raccontato i vari settori di applicazione dei prodotti BioOn, primo tra tutti proprio il packaging alimentare in plastica, che rappresenta una parte significativa dei rifiuti urbani, specie delle grandi città: "È totalmente falso – ha detto Rivoira - sostenere, come ha fatto Gabriel Grego nel suo video, che non esistevano applicazioni pratiche di quei brevetti, noi ad esempio creammo "ZeroPack" proprio in joint- venture con BioOn, producendo eccome oggetti composti di plastica completamente biodegradabile, al 100%, all'aria aperta come anche interrandoli in un prato. Le applicazioni industriali di BioOn – ha concluso Rivoira - erano vastissime, e di enorme interesse, sia per il mercato che per l'ambiente".